Calendario aperture Cascina Caldera 2017 Si ricomincia!!!

Sabato 11 marzo 2017

Ecco la locandina del calendario delle aperture di Cascina Caldera per l'anno in corso.
Una festa in meno rispetto allo scorso anno dove iniziammo a marzo con la Festa del Risveglio della Natura, dovuto a ragioni di logistica e organizzazione; ma ad aprile si ricomincia con la classica Festa di Primavera. Come sempre momenti artistico-culturali, laboratori per bambini e molte altre iniziative di vario genere ludiche, sociali, rivolte agli amici animali come il San Bernardo Day di maggio, ma cuore delle aperture resta il Mercato Agricolo a KM 0 del D.A.M. (Distetto Agricolo Milanese).
Anche quest'anno noi di Milano intorno Milano ci occupiamo dell'organizzazione, ed abbiamo voluto contrassegnare due feste con tre stelle, due feste imperdibili nelle quali faremo del nostro meglio per rispettare il tema dell'apertura e soprattutto per fornire momenti di aggregazione all'insegna dello star bene assieme. Di ogni festa pubblicheremo la locandina due/tre settimane prima dell'evento.
VI ASPETTIAMO.


Almanacco Marzo

Sabato 11 marzo 2017


Poster tematico dedicato al Risveglio della Natura esposto presso
Cascina Caldera a marzo 2016

IL SOLE:
Il 1° marzo sorge alle 6.46 tramonta alle 18.00.
Il 10 marzo sorge alle 6.31 tramonta alle 18.10.
Il 20 marzo sorge alle 6.14 tramonta alle 18.22.

LA LUNA:
Il 1° marzo sorge alle 8.27 tramonta alle 21.21.
Il 10  marzo sorge alle 5.16 tramonta alle 16.05.
Il 20 marzo sorge alle 00.56 tramonta alle 10.55.                                                                                        

PROVERBI SUL MESE DI MARZO:
Marzo pazzerello guardi il sole e prendi l'ombrello.
Neve marzolina dalla sera alla mattina.
Marzo ventoso frutteto maestoso.
Marzo cerca ogni sera di svegliare la primavera.
Pace tra suocera e nuora , dura quanto la neve marzola.
Chi nel marzo non pota la sua vigna, perde la sua vendemmia.
Marzo cambia sette cappelli al giorno.

Diamo ora un'occhiata ad un appuntamento caro ai milanesi che si svolge a marzo e inneggia all'arrivo della primavera.
Il seguente articolo che riteniamo molto intressante ed esaustivo è tratto dal seguente sito:http://www.anticacredenzasantambrogiomilano.org/tradizionecultura/tredesin.htm

Tredesin de marz
L'Antichissima festa del "Tredesin de Marz" si perde nella notte dei tempi ed ha origini prettamente celtiche. Secondo un'antica leggenda, il 13 marzo dell'anno 52 d.c. San Barnaba predicò il vangelo di Cristo in una radura poco fuori Milano: una località dove era ancora viva la tradizione celtica e nella quale alcuni cittadini si erano riuniti, pare, per una celebrazione attorno ad una pietra forata con tredici raggi incisi, rappresentante il cuore Vivo dell'Anima Celtica milanese.

San Barnaba innalzò la croce, sulla
pietra rotonda forata, che ancora è venerata presso tale chiesa. Ce lo ricorda una pietra posta nella chiesa di S.Maria al Paradiso, al numero 14 di corso di Porta Vigentina.
El tredesin de Marz è il ricordo del primo diffondersi del cristianesimo a Milano e rappresenta ancor oggi la tradizionale festa della primavera e dei fiori milanese che si celebrava con un'esposizioni di piante e di fiori attorno alla chiesa di Santa Maria al Paradiso, lungo i viali aperti dopo la demolizione dei bastioni tra Porta Vigentina e Porta Ludovica.
E il 13 si festeggia ancora oggi, per alcuni l'avvenuta cristianizzazione dei cittadini milanesi, per altri si festeggia proprio come facevano i nostri antenati insubri, la rinascita del Sole, la rinnovata Primavera.
I Celti erano soliti celebrare la ciclicità della Vita con le festività legate al movimento degli Astri e del Sole stesso. E come diceva Emilio de Marchi:
"E quî giornad del tredesin de Marz? Gh'era la fera, longa longhera, giò fina al dazi, coi banchitt de vioeur, de girani, coi primm roeus....."
L'immagine dell'Apostolo che con tanta facilità raduna nel bosco una moltitudine di persone è affascinante; ma sarebbe più logico pensare che quella gente già si fosse fissata un appuntamento forse per un altro motivo
Tredesin de Marz in onore di Marco Giunio Bruto
Gli studiosi hanno formulato le più svariate ipotesi, legate al significato simbolico del numero tredici, uguale a quello dei raggi incisi sulla pietra; nessuno ha cercato di scorgervi un collegamento, connesso a un fatto concreto. I Celti celebravano "i giorni, i mesi, le stagioni e gli anni". Lo sappiamo perché i Galati furono rimproverati, per questa ragione, da San Paolo, amico di Barnaba. Le ricorrenze annuali erano evidenziate con particolare solennità, talvolta con un triduo di festeggiamenti. Cosa avevano di bello, da ricordare i Celti, in quella data? Di bello proprio niente; ma c'era un fatto, avvenuto cent'anni prima, che non poteva essere dimenticato, un dramma che li coinvolgeva da vicino. Si era verificato a Roma, dove il più grande nemico dei Celti aveva pagato con la vita i suoi misfatti; a causa della sua ambizione, un milione di loro connazionali erano morti, nel corso della guerra gallica. Il capo dei congiurati che uccisero Cesare era ben noto e stimato dai milanesi, che addirittura gli eressero nel foro una statua.
Nel 44 a.C., Bruto insieme a circa novanta persone progettò l'assassinio di Cesare: l'attentato ebbe luogo il 15 marzo, le idi di marzo dello stesso anno, nel portico del teatro di Pompeo. Il senato di Milano salutò l'evento erigendo nel Foro la statua bronzea.
I Celti non avevano nozione delle idi; per loro, quel giorno era semplicemente il quindicesimo del mese di marzo: il triduo di festeggiamenti sarebbe quindi iniziato due giorni prima, il 13, proprio la data dell'arrivo di Barnaba. In questo contesto, il discorso dell'Apostolo trova ampia giustificazione: il Vangelo di Cristo, la Buona Novella, è la miglior premessa per ogni riconciliazione.
I Celti ricordavano un fatto storico, avvenuto cent'anni prima, che non poteva essere dimenticato: un dramma che li coinvolgeva da vicino. Un fatto avvenuto a Roma, dove Giulio Cesare: il più grande nemico dei Celti aveva pagato con la vita i suoi misfatti; a causa della sua ambizione, un milione di loro connazionali erano morti, nel corso della guerra gallica.
 
Giovanni Staccotti




Almanacco Gennaio

Mercoledì 4 gennaio 2017

Un paesaggio tipico di gennaio (c) foto di M. Plebani

IL SOLE:
Il 1° gennaio sorge alle 7.38 tramonta alle 16.49.
Il 10 gennaio sorge alle 7.37 tramonta alle 16.58.
Il 2o gennaio sorge alle 7.33 tramonta alle 17.10.

LA LUNA:
Il 1° gennaio sorge alle 9.33 tramonta alle 20.11.
Il 10 gennaio sorge alle 15.18 tramonta alle 5.09.
Il 20 gennaio sorge alle 0.41 tramonta alle 11.58.                                                                                          

PROVERBI SUL MESE DI GENNAIO:
Non v'è gallina o gallinaccia che di gennaio uova non faccia.
Epifania tutte le feste porta via.
Quando gennaio mette erba, se tu hai grano te lo serba.
Bello di gennaio, spesso brutto di febbraio.
Sant'Antonio la gran freddura, San Lorenzo la gran calura.
Gennaio asciutto grano dappertutto.
Il buon gennaio fa ricco il massaio.
Gennaio forte tutti i vecchi si augurano la morte.

Preparazione del cumulo per il falò nei pressi di Cascina Linterno
Un'appuntamento tradizionale del mese di gennaio, appartenente alla cultura contadina è il Falò di Sant'Antonio. Il santo si festeggia il 17 gennaio, ed ancora oggi in molte cascine si prepara un grande cumulo di fascine di legna costruito a regola d'arte per crollare su se stesso bruciando.
La tradizione prevede che prima del falò vengano benedetti gli animali quindi tramite diversi inneschi, si da fuoco alla struttura che inizia a bruciare dal basso. L'intenso fumo iniziale lascia presto il posto ad altissime lingue di fuoco.
Spesso in cima alla struttura si mette un fantoccio, simbolo del vecchio che ci lascia per nascere di nuovo e quando il falò sta per diventare brace, i più temerari si avvicinano, con delle forche per fare la "barba di Sant'Antonio", facendo volare in aria la brace, le cui particelle incandescenti in sospensione assumono la forma di una barba allungata.
Falò di Sant'Antonio anno 2014 Cascina Linterno
 


Buon 2017 da Milano intorno Milano. Ecco il primo appuntamento con le cascine che seguiamo.

Lunedì 2 gennaio 2017

Buon anno a tutti.

Coro dell'epifania 2014 (foto d'archivio M.Plebani)
Cascina Linterno come oramai consuetudine dà appuntamento il giorno dell'epifania con la tradizionale proposta di canti (principalmente arie famose) nella splendida chiesetta della cascina.
Vi rimandiamo al seguente link per tutti i dettagli http://www.cascinalinterno.it/eventi.php?Date=old

Il reportage sulle cascine "Milano intorno Milano" alla Festa del Rigraziamento di Trenno

Martedì 22 novembre 2016




Una tappa fuori programma della nostra mostra sulle cascine milanesi è stata domenica 13 novembre 2016 in quel di Trenno ex borgo rurale e comune censuario, oggi quartiere periferico ad ovest di Milano.
L'occasione è stata la Giornata del Ringraziamento che si svolge da almeno un ventennio sulla piazza della Chiesa di San Giovanni Battista che culmina con la messa  dove all'altare vengono portati i doni della terra e perfino qualche piccolo animale da fattoria.
  
L'evento solitamente richiama diversi agricoltori della città e della provincia di Milano presenti infatti: Falappi di Cascina Campazzo, Bossi di Cascina Gaggioli, Fedeli di Cascina Battivacco, Tanghetti di Cascina Bel Casule, la Famiglia Villa di Cascina Ronco (Poasco), Lombardi di Monzoro e poi Arioli di Cascina Zerbone, Pasqualini di Settimo, i Campi di Trenno e di Cascina Caldera, Verga di Cascina Colombera e altri.

La novità di quest'anno è stata la presenza di Don Gino Rigoldi, cappelleno del carcere minorile Beccaria di Milano che ha officiato la messa, ed all'esterno era presente una bancarella per la consegna di pane gratuito fatto dai ragazzi del carcere un'iniziativa di Buoni Dentro.

Presenti per una visita due assessori dell'attuale giunta: Pier Francesco Maran, Urbanistica-Verde-Agricoltura e Carmela Rozza Assessore alla Sicurezza.
Quest'ultima ha visitato la mostra ricordando con piacere le proprie origini rurali.

Don Gino Rigoldi accoglie e benedice i cesti con i frutti della terra.

Gli Agricoltori Milanesi


L'Assesore alla Sicurezza Carmela Rozza ha visitato la mostra Milano intorno Milano

Novembre : San Martino celebrato nella cascine di Milano

Martedì 15 novembre 2016

Presi dall'organizzazione della Festa di San Martino del 6 novembre in Cascina Caldera  e dalla Festa del Ringraziamento del 13 a Trenno, non siamo riusciti a pubblicare sul nostro sito le locandine di questi eventi e ci è scappata pure Festa di San Martino in un'altra cascina che seguiamo Cascina Campazzo. Non ce ne vogliate, le pubblichiamo lo stesso anche ad eventi già svolti, per mantenere aggiornato l'archivio temporale degli avvenimenti che riguardano le cascine che seguiamo più da vicino.
Siamo però in tempo per promuovere la festa di San Martino di Cascina Linterno di domenica prossima 20 novembre 2016, dove verrà ricordato un personaggio a cui anche noi di Milano intorno Milano siamo affezionati: "Don Giuseppe Gervasini" più familiarmente conosciuto come "il Pret de Ratanà."